Thorn in Side «Tales of the Croupier» (2020)

Thorn In Side «Tales Of The Croupier» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
08.12.2020

 

Visualizzazioni:
957

 

Band:
Thorn in Side
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Titolo:
Tales of the Croupier

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Maurizio Belli :: Drums
Gabriele Bortolin :: Guitars
Lorenzo Cion :: Guitars
Andrea Esposito :: Vocals
Mattia Migliasso :: Bass
Mattia Scalas :: Vocals

 

Genere:
Alternative Metal

 

Durata:
28' 17"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
03.04.2020

 

Etichetta:
Volcano Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Volcano Promotion
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Recensione

Ep di debutto per i Torinesi Thorn in Side, una band che dice di proporci alternative metal, e che in realtà in questo “Tales of the croupier” a dire la verità presenta equilibri compositivi tra i brani un po’ variabili, che vanno a suonare l’uno diverso dall’altro, a volte più alternative rock, altre volte groove, altre volte ancora più tipicamente metal, senza contare influenze grunge e hardcore più sporadiche. Il tutto per 6 brani più intro ripartiti in poco più di 28 minuti di musica.
Se il tutto suona confusionario, vi dirò che in realtà “Tales of the croupier” collega queste influenze abbastanza bene, ed è facile sentire un comun denominatore compositivo tra questi brani, che denota che comunque la band non va alla cieca, tuttavia un po’ di disorientamento rimane, e se da un lato apprezziamo il groove graffiante di “Strength of a fool” e il rock lento e poderoso di “A pit to sleep”, dall’altra parte c’è una certa tendenza a suonare un po’ semplicisti nelle melodie di certi riffs, e certo cantato urlato conferisce ai brani un sound troppo stridulo che va un po’ a sbattere secondo me con ciò che i nostri vogliono suonare. Forse da questo punto di vista le voci urlate non sono sbagliate, ma probabilmente serve amalgamarle di più con qualche sovraincisione, mentre altrove si cade un po’ nel banale, come in “Wish I was”, un brano che comincia veloce, ma che poi va a finire più prevedibile, mentre “Shark Inc.” sembra a volte la tipica band che cerca di fare il verso dozzinale dei Metallica.
Insomma: “tales of the croupier” è un inizio discreto. Non spacca le montagne, ma è onesto e rappresenta una band che ha voglia di fare e con una discreta stoffa. Vediamo come evolve la situazione in futuro; per ora conferiamo un voto che consiste in un incoraggiamento per il futuro in virtù delle buone cose che qui abbiamo sentito e del fatto che a parte qualche peccato di gioventù, difetti gravi non ce ne sono.

Track by Track
  1. Eat, hate, eaten S.V.
  2. Lingerie 70
  3. Shark Inc. 60
  4. Ira – Mast 2 65
  5. Strength of a fool 70
  6. Wish I was 60
  7. A pit to sleep 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 08.12.2020. Articolo letto 957 volte.

 

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